Ardinghi Angelo Leopoldo stampa la scheda
Forte dei Marmi (Lucca), 01/02/1850
| Cognome | Ardinghi |
|---|---|
| Nome | Angelo Leopoldo |
| Luogo di nascita | Forte dei Marmi (Lucca) |
| Data di nascita | 01/02/1850 |
| Luogo di morte | Lucca |
| Data di morte | 25/09/1897 |
| Pittore |
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| Scultore |
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| Incisore |
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| Decoratore |
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Biografia
Noto principalmente come incisore in legno, nacque a Forte dei Marmi (allora comune di Pietrasanta) il 1 febbraio 1850, figlio di Pietro e Carmina Ballarani (fonte: Archivio Sorico del Comune di Lucca). Dopo aver compiuto i primi studi a Lucca, fu avviato all'arte del disegno a Siena da Giulio Tadini. Qui nel 1863 si iscrisse all'Istituto di Belle Arti, dove divenne allievo dell’illustre intagliatore Pietro Giusti, il quale successivamente lo chiamò come assistente alla cattedra di ornato. Terminò i suoi studi con lode e ricevette molti premi in vari concorsi. Dal 1869 al 1871 frequentò l'Accademia di Belle Arti Lucca e grazie ad un sussidio ottenuto dalla Provincia si recò a Bologna, dove divenne allievo all'Accademia di Xilografia del Professor Francesco Ratti (documentato nel periodo 1872-1875). In seguito si trasferì a Milano, dove iniziò ad esercitare in proprio la professione di incisore in legno (documentato nel 1875-878). Scelse quindi di dedicarsi all'insegnamento: fu professore di xilografia e litografia presso la Scuola Professionale di Santa Croce a Firenze dal 1880 al 1885). A Lucca collaborò con Salvatore Bongi all'edizione delle "Croniche" di Giovanni Sercambi (1892) e illustrò con otto incisioni in legno fuori testo la prima edizione del volume di Enrico Ridolfi "L'Arte in Lucca studiata nella sua cattedrale", pubblicato nel 1882. Tra i suoi lavori, alcuni dei quali furono premiati nel 1877 all'Esposizione provinciale di Lucca, si ricordano: un ritratto di Michelangelo disegnato ed inciso per "L'Illustrazione Italiana"; alcuni disegni incisi per il celebre chirurgo Prof. Guarneri; vari monumenti del comune e della provincia di Lucca disegnati ed incisi (nel 1895 realizzò, sempre per il Ridolfi, un'incisione in legno della piletta della Pieve di Brancoli, del coro di S. Michele in Foro, di due arcate del Battistero di S. Giovanni a Pisa, della torre campanaria dell'Altopascio, dei marmi antichi della chiesa di Buggiano, della chiesa di S. Pietro in Campo di Pescia); i ritratti del "Dizionario Biografico degli Scrittori Viventi" di Angelo De Gubernatis (1880) e le illustrazioni di una "Guida dell'Italia Centrale" (1882). Nel 1896 realizzò un'incisione a bulino della Facciata di S. Clemente nelle Puglie per "La Rivista Italiana". Gran parte dei suoi lavori furono realizzati a partire da materiale fotografico, che si procurava personalmente presso le ditte Alinari di Firenze, Bertini di Lucca o Limachi di Pescia, o che gli veniva fornito direttamente dalla committenza. Nel 1896 si recò a Milano, dove ebbe modo di visitare il Palazzo Reale e di ammirare sia la famosa Sala delle Cariatidi che gli affreschi di Andrea Appiani, i quali non mancarono di suscitare la sua ammirazione. Morì a Lucca il 25 settembre 1897, all'età di 47 anni.
Alcune sue lettere sono conservate presso la Biblioteca Statale di Lucca, Carte Ridolfi, ms. 3616.

