Tommasi Leone stampa la scheda
Pietrasanta (Lucca), 23/07/1903
| Cognome | Tommasi |
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| Nome | Leone |
| Luogo di nascita | Pietrasanta (Lucca) |
| Data di nascita | 23/07/1903 |
| Luogo di morte | Pietrasanta (Lucca) |
| Data di morte | 05/03/1965 |
| Pittore |
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| Scultore |
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| Incisore |
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| Decoratore |
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Biografia
Nasce a Pietrasanta il 23 luglio 1903, figlio di Luigi, direttore di un laboratorio per la lavorazione artistica del marmo, e di Ester Ferretti. Si diploma alla Scuola di Belle Arti di Pietrasanta (1918-1921), poi frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma, dove incontra Angelo Zanelli, importante per la sua formazione. Quindi si trasferisce a Milano, dove nel 1926 si diploma con Achille Alberti all'Accademia di Belle Arti di Brera e vince il "Concorso di I Grado" per il Pensionato Artistico Nazionale, che però non viene assegnato per ragioni politiche. Di ritorno a Pietrasanta nel 1927, sposa Carolina Ferrosi, con cui ha quattro figli, due dei quali, Marcello e Riccardo, sceglieranno di seguire le orme paterne dedicandosi all’arte: il primo diverrà scultore, il secondo si dedicherà invece alla pittura, ottenendo una certa notorietà. Si dedica all’insegnamento presso il locale Istituto d'Arte "Stagio Stagi" per oltre vent’anni; parallelamente porta avanti la sua attività di scultore presso lo studio di Via Marconi, servendosi talvolta dei laboratori Bovecchi, Henraux, Lapis, Cav. Ferdinando Palla, Santoli e Rovai, Battista Vannucci, Emilio Buratti e per il mosaico di quelli di Antonio Castaman e Paolo Favret e naturalmente del Laboratorio e Fonderia del figlio Luigi Tommasi, e pratica anche il disegno e la pittura. Non si allontana dalla Versilia, tranne che per alcuni viaggi di lavoro, tra cui quelli in Argentina compiuti nel periodo 1950-54 per le sculture monumentali del Palazzo dell'Aiuto Sociale, per il progetto del Monumento a Eva Perón, per il complesso monumentale al Descamisado (capolavoro dell’artista, distrutto in seguito alla caduta del peronismo) e per il Ritratto del Cardinale Copello. Raramente accetta di partecipare ad eventi espositivi, tra cui si ricordano la collettiva "Artisti Versiliesi a Seravezza" nel 1936 e la "Mostra del Fiorino" a Palazzo Strozzi a Firenze (1962 e 1965), città in cui nel 1990 è stata allestita presso l'Accademia delle Arti del Disegno una sua mostra postuma dei numerosi gessi conservati nel Museo dei Bozzetti di Pietrasanta. Realizza un gran numerosi di opere carattere religioso e commemorativo, tra cui il San Giovanni Battista in bronzo per la Cattedrale di Adelaide, Australia; l’altorilievo in marmo per Altare di Sant'Anna nella Cattedrale di Scherbrute (Stati Unit); il Monumento a Simón Bolívar, Santa Marta, Colombia; a San Giovanni Evangelista, in marmo, per la Cattedrale di Messina; la serie di bassorilievi delle Storie di Sant'Agata per la Cattedrale di Catania; il Monumento al Podestà nel Cimitero di Staglieno, il Monumento ai Caduti di San Fili; il fonte battesimale della Chiesa della Madonna a Livorno (1921). In ambito locale esegue sei sculture in marmo per la facciata della Chiesa di San Paolino a Viareggio; il ciclo di bassorilievi in bronzo per la Cappella della Madonna del Sole nel Duomo di Pietrasanta; un Crocifisso per la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Fiumetto. Muore nella città natale il 5 marzo 1965.
Tra i contributi bibliografici segnaliamo, in particolare, il volume di Giovanni Bovecchi e Riccardo Bremer, Leone Tommasi, con testimonianze di Manlio Cancogni, Pietrasanta, Petrartedizioni, 2008.

