Giovannetti Raffaello stampa la scheda Stampa

Lucca, 1788

Cognome Giovannetti
Nome Raffaello
Luogo di nascita Lucca
Data di nascita 1788
Luogo di morte Lucca
Data di morte 11/06/1855
Pittore Si
Scultore No
Incisore No
Decoratore No

Biografia

Stando alla letteratura artistica locale, inizia i suoi studi artistici in patria sotto la guida di Stefano Tofanelli. Fin dal 1811 tiene la cattedra di Disegno presso l'Istituto Elisa e presso il Collegio Felice. In considerazione dei suoi meriti, nel 1813 Elisa Baciocchi decide di concedergli una borsa di studio e di mandarlo a perfezionarsi a Roma, insieme al collega Michele Ridolfi. Entrambi vengono accolti da Pietro Nocchi, giunto nell’Urbe per completare alcuni lavori lasciati in sospeso dal padre Bernardino, morto l´anno precedente. Qui il Giovannetti ha modo di entrare in contatto con i maggiori artisti dell’epoca, tra cui Antonio Canova e Vincenzo Camuccini. Trascorre circa un decennio a Roma, dove oltre a iscriversi all´Accademia di S. Luca, dalla quale viene premiato in anatomia pittorica, frequenta lo studio di Tommaso Minardi. Varie sono le opere che spedisce in patria, tra cui “Le quattro parti del mondo”, dipinte su commissione del marchese Giacomo Cittadella, passate poi a Maria Luisa di Borbone e attualmente conservate in Palazzo Ducale; numerose sono altresì le commissioni che riceve da personaggi romani e stranieri. Rientrato in patria, con decreto del 7 novembre 1829 viene nominato professore di disegno superiore presso il Reale Liceo Universitario intitolato a Carlo Ludovico ed ha tra gli allievi il figlio di quest’ultimo, Ferdinando. Il 30 aprile 1849 ottiene anche la cattedra di Pittura presso il medesimo Istituto, a seguito del collocamento a riposo di Pietro Nocchi. Membro della Commissione per la Conservazione dei Monumenti di Belle Arti e per l'Incoraggiamento delle Arti e Manifatture dal 1823, nel 1845 diviene Ispettore per le Belle Arti del Ducato e dieci anni dopo succede a Michele Ridolfi in qualità di Conservatore della Commissione. Per quanto riguarda la produzione pittorica, nel 1823 esegue il “Ritratto del Duca Carlo Ludovico di Borbone”, nel 1840 il “Martirio di Sant'Alessandro”, conservato a Lucca nella chiesa omonima e nel 1845 il “Trionfo di Castruccio degli Antelminelli principe di Lucca”. L'anno successivo Nel 1846, insieme ai colleghi Nocchi e Ridolfi, viene incaricato di eseguire i dipinti per gli altari minori della Chiesa Nuova di Viareggio, eretta con decreto di Carlo Lodovico nel 1836 e dedicata a Sant'Andrea, per la quale nel 1854 esegue anche una “Santa Giuliana Falconieri assume l'abito monastico offertole da San Filippo Benizzi”. Appartengono invece agli anni 1830-40 il “Ritratto di Maria Stuarda in Hamilton” per il genovese Francesco Peloso (ante 1837) e “Pirro che parte alla guerra di Troia”, dipinto richiesto da Maria Luisa di Borbone e da porsi in “pendant” con “La famiglia dei Gracchi” eseguita da Vincenzo Camuccini. Anche la nobiltà lucchese si serve di lui con una certa frequenza, commissionandogli dipinti sia di soggetto sacro che di soggetto profano. Gran parte di questa produzione sembra essere irreperibile, o forse è ancora da ricondurre al suo nome. Muore a Lucca l’11 giugno 1855.

Tra i contributi bibliografici, si segnala il particolare: Necrologia: Raffaello Giovannetti pittore lucchese, [s.l.], [s.n.], 1855. Brevi cenni sulla sua attività sono contenuti in Claudia Marchese, Michele Ridolfi e il restauro dei dipinti a Lucca (1819-1854), tesi di dottorato in storia del restauro, Pisa, 2010, p. 3. Documenti relativi ad una commissione a lui assegnata da Eufrosina Massoni (anni 1832-1846), consistente nell'esecuzione di un grande quadro raffigurante il primo ritorno di Cristoforo Colombo dalle Americhe, sono conservati presso l'Archivio di Stato di Lucca. Dal carteggio si evince che nonostante il pagamento anticipato, il lavoro non fu condotto a termine e alla morte di Eufrosina la questione fu risolta per vie legali.

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