Zilocchi Giacomo stampa la scheda
Piacenza, 1862
Cognome | Zilocchi |
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Nome | Giacomo |
Luogo di nascita | Piacenza |
Data di nascita | 1862 |
Luogo di morte | Firenze |
Data di morte | 30/04/1943 |
Pittore | |
Scultore | |
Incisore | |
Decoratore |
Biografia
Nasce a Piacenza nel 1862 (nei documenti conservati presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze, è riportato che al momento del decesso l'artista aveva 81 anni). Dopo gli studi all'Istituto Gazzola di Piacenza sotto la guida di Pollinari, nel 1878 si trasferisce ancora giovanissimo a Genova, dove frequenta l'Accademia Linguistica con Giovanni Scanzi. Nel 1891 vince il "Pensionato Durazzo" che gli permette di soggiornare a Roma e perfezionarsi con lo scultore Giulio Monteverde, maestro della statuaria umbertina. Tornato a Genova si impegna in una vasta attività funeraria per il Cimitero di Staglieno, fondendo la lezione veristica della scuola ligure a quella simbolista di Monteverde ("Tombe di Giulio Drago", 1901, e "Paolo Canevello", 1905). Nel 1900 presenta il gruppo "In Arcadia" all'Esposizione Universale di Parigi, ripresentandolo successivamente a New York. Nel 1901 espone e viene premiato a Livorno per il "Civis Romanus", oggi all'Istituto Gazzola di Piacenza. Nel frattempo sposa Rachele Bozzano, sorella dello scultore Antonio, e ottiene ampi consensi alle mostre di Genova, Milano, Torino, Livorno e Parigi. Nel 1903, sicuramente incoraggiato dal cognato, partecipa al concorso per la cattedra di “Elementi di disegno” indetto dalla Scuola di Belle Arti di Pietrasanta e lo vince. Si trasferisce dunque a Pietrasanta e attrezza un vasto laboratorio in Via Garibaldi, non lontano dalla sua abitazione posta nel Palazzo Digerini, dove abita anche Bozzano. Da qui (e poi dallo studio sito in Via Provinciale, di cui è titolare il nipote Guido Tomagnini), per una trentina d'anni usciranno monumenti marmorei scolpiti per committenze italiane e straniere. Nel 1824 termina la sua esperienza di insegnante. Nel 1913 esegue il "Monumento a Giuseppe Verdi" a Ferrara per il Parco dei Massari, suoi principali committenti. Nel 1916 esegue a Voghenza il "Cristo Benedicente" per il timpano della chiesa parrocchiale prospiciente la villa della famiglia Massari e la statua di S. Leo (1916-1919) per la tomba medievale del Santo. Nel ferrarese esegue anche la "Tomba di Federico Bernagozzi" (1916) per il Cimitero di Portomaggiore e quella di "Augusta Maccagnani" per la Certosa di Ferrara (anni Venti). Realizza anche il ritratto del pittore "Ghittoni" per la sua tomba nel Cimitero di Piacenza. Nel 1905 scolpisce una croce ornata con il volto di Cristo per la tomba di Ezechiele Zilocchi, ora su altro sepolcro. Crea moltissimi monumenti funerari per i Cimiteri di Pietrasanta ("Tombe Dazzini", "Papini" e "Bonuccelli"), Viareggio (Cimitero Comunale: "Monumento a Maria Barsanti", 1919; "Monumento a Leda Codecasa", 1923; e Cimitero della Misericordia: "Tombe Fausto", Bergamini", Bertacca" e Martinelli", 1925-28), Livorno ("Monumento alla Madre" e "Tomba Ardisson", anni Venti), Pontedera ("Tomba Raddi", 1926), Firenze ("Tomba Piatti" e "Tomba Cepparelli-Rocchi", 1917, Cimitero delle Porte Sante), Migliarino ("Medaglione di Giulia Foschi)". Realizza inoltre i "Monumenti ai Caduti" di Stiava (1924), Migliarino (1925), Cecina (1923), Follonica (1925), Grosseto e Soragna (1926), e il busto del Generale Etna per la Lega Navale di Viareggio, ma suoi capolavori restano le due statue bronzee di Borso e Nicolò III d'Este, poste nel 1927 dinanzi al Palazzo Municipale di Ferrara. Nel 1929, alla morte della moglie, abbandona Pietrasanta, dove farà ritorno solo sporadicamente, e si trasferisce a Roma. Nel 1933 esegue la "Lastra in memoria di Francesco Massari" per l'asilo infantile di Voghenza e nel 1938 il bassorilievo "Il Trionfo della Croce" per la nuova facciata della Chiesa Arcipretale di Migliarino, mentre è del 1942 un "Angelo Custode" per l'asilo di Rovereto di Ostellato (Ferrara). A lui è anche attribuita la lapide a Vittorio Emanuele II collocata nel Palazzo Mediceo di Seravezza. Muore a Firenze il 30 aprile 1943.
Tra i contributi bibliografici segnaliamo il catalogo Pietro Bibolotti-Antonio Bozzano-Giacomo Zilocchi: tre scultori a Pietrasanta fra Otto e Novecento, con testi di Gigi Salvagnini, Lucio Scardino, Umberto Sereni, Pietrasanta, Comune, 1999. Alcuni suoi bozzetti sono conservati presso il Museo dei Bozzetti di Pietrasanta.
Luoghi di attività
Anno inizio | Anno fine | Nazione | Città | Luogo | Periodo certo |
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1903 | 1929 | Italia | Pietrasanta (Lucca) | Istituto d'Arte Stagio Stagi, laboratorio di Via Garibaldi e laboratorio di Via Provinciale. | Si |
Opere
Anno produzione: 1923
Luogo attuale: Cimitero Monumentale di Viareggio
Oggetto: scultura (allegata foto)
Soggetto: commemorativo
Tecnica: scultura in marmo
Luogo attuale: Cimitero Monumentale di Viareggio
Anno produzione: 1926
Luogo attuale: Parco delle Rimembranze, Soragna (Parma)
Oggetto: scultura
Soggetto: commemorativo
Tecnica: scultura in marmo e bronzo
Luogo attuale: Parco delle Rimembranze, Soragna (Parma)
Esposizioni
Anno | Titolo | Luogo | Città | Nazione |
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1900 | Esposizione Universale | Parigi | Italia | |
1901 | Esposizione d'Arte | Livorno | Italia |
Bibliografia
Libri
Anno | Titolo | Autore | Editore | Città |
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2000 | Il cimitero comunale di Viareggio: storia, arte, tradizione, in Quaderni di storia e cultura viareggina, a. 1, n. 1 | Istituto storico lucchese | S. Marco Litotipo | Viareggio |
2007 | Tra memoria e immaginario: scultura e architettura monumentale nel cimitero comunale di Viareggio | Alessandra Belluomini Pucci, Riccardo Mazzoni | La torre di legno | Viareggio |
Cataloghi
Anno | Titolo | Editore | Città |
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1999 | Pietro Bibolotti-Antonio Bozzano-Giacomo Zilocchi: tre scultori a Pietrasanta fra Otto e Novecento | Comune di Pietrasanta | Pietrasanta |