Jacopi Abele stampa la scheda Stampa

Ripa di Seravezza (Lucca), 27/02/1882

Cognome Jacopi
Nome Abele
Luogo di nascita Ripa di Seravezza (Lucca)
Data di nascita 27/02/1882
Luogo di morte Strettoia, Pietrasanta (Lucca)
Data di morte 21/02/1957
Pittore Si
Scultore Si
Incisore No
Decoratore Si

Biografia

Nato il 27 febbraio 1882 a Ripa di Seravezza, nel 1902 consegue il diploma di scultura presso l’Istituto d'Arte "Stagio Stagi" di Pietrasanta. Terminati gli studi, inizia a lavorare nelle locali botteghe artigiane, realizzando numerose statue e bassorilievi in creta, in seguito tradotti in gesso e in marmo. Esordisce nel 1908 esponendo alla Promotrice di Belle Arti di Torino. Richiamato alle armi nel 1915-'18, sospende la propria attività, che riprende a ritmo serrato nel Dopoguerra. Scolpisce in quel periodo la lapide-bassorilievo in onore dei Versiliesi caduti in guerra, posta nel 1920 nel Cimitero di Vallecchia. Parallelamente realizza numerosi monumenti ai Caduti: in Piazza a Vallecchia nel 1924, in Piazza Statuto a Pietrasanta nel 1925 (a seguito della vittoria al relativo concorso, bandito nel 1922) e presso l'Asilo Delatre a Seravezza. Scolpisce inoltre un bassorilievo in bronzo per la scuola in Piazza Dante a Forte dei Marmi (poi fuso "per la Patria"), ed altri anche per i Cimiteri di Pietrasanta e Strettoia. A metà degli anni Trenta partecipa a Torino al concorso per il "Monumento ad Emanuele Filiberto", Duca d'Aosta, e, nonostante la vittoria di un altro concorrente, la sua proposta viene in parte utilizzata nella realizzazione dell'opera. Riceve anche alcune commissioni per l'estero: crea opere per Cuba e vince il "II Premio" di un concorso internazionale per un'opera a Santo Domingo. Nel 1934 inizia la sua attività di ceramista presso la manifattura torinese di bambole e ceramiche da collezione "Lenci", per la quale realizza numerosi modelli, spesso servendosi della sigla “Aja”. Parallelamente all'attività di ceramista porta avanti quella di scultore, collaborando con Edoardo Rubino alla realizzazione di numerose opere monumentali, tra cui il Monumento ai Carabinieri di Torino. Nel 1946 l'amministrazione comunale di Seravezza gli commissiona un bassorilievo in marmo, "Il Cavatore", in ricordo dell'Avv. Luigi Salvatori, noto esponente della Resistenza, attualmente conservato nei pressi del Municipio. Nel decennio successivo realizza ancora altre opere, tra cui il "Monumento ai Caduti" di Strettoia del 1954. Collabora anche al progetto per la messa in opera a Ripa del "Monumento ai Caduti in guerra e a ricordo della Linea Gotica", costituito dal trittico di altorilievi dono del collega Rubino. Altri suoi lavori si trovano a Portovenere (tra cui un "San Pietro" nell'omonima chiesetta), Catanzaro, Lucca e Milano. Muore in località Strettoia, nel comune di Pietrasanta, il 21 febbraio 1957. Due anni dopo il Consiglio Comunale di Seravezza gli intitola una strada a Ripa.

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