Bertini Giuseppe stampa la scheda
Lucca, 1797
| Cognome | Bertini |
|---|---|
| Nome | Giuseppe |
| Luogo di nascita | Lucca |
| Data di nascita | 1797 |
| Luogo di morte | Lucca |
| Data di morte | 03/05/1861 |
| Pittore |
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| Scultore |
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| Incisore |
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| Decoratore |
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Biografia
Nacque a Lucca nel 1797, figlio di Angelo, legnaiolo, e Maddalena, cucitrice. Si formò a Lucca alla Scuola di Disegno e Pittura di Stefano Tofanelli, di cui fu allievo a partire dal 1809. Nel 1813 fu mandato da Elisa Baciocchi a studiare i paesaggi a Firenze, con una borsa di pensionato, che terminò nel 1814 per il mutare della situazione politica. Nel 1819, e almeno fino al quarto decennio del XIX secolo, frequentò l'Accademia del Nudo. Ricevette vari premi in Pittura e Disegno. Scrisse un trattato teorico-pratico di prospettiva ad uso pratico, corredato da tavole in litografia da lui stesso realizzate. In seguito alla pubblicazione dell'opera, avvenuta nel 1832, il Bertini propose alle autorità l'apertura a Lucca di una scuola elementare di geometria, architettura e prospettiva, ad uso di artisti ed artigiani. Nel 1837 tale scuola fu effettivamente istituita, ma il Bertini non ottenne l'incarico di direttore, probabilmente a seguito di parere negativo formulato da Michele Ridolfi, allora Segretario della Commissione di Icoraggiamento sulle Belle Arti, Arti e Manifatture. Realizzò un dipinto ad encausto nell'abside della Chiesa di San Pancrazio, rappresentante la Vergine che preme la testa del serpente (distrutto nel 1923), diversi disegni e fu tra i primi a praticare la litografia a Lucca. La sua pittura, di matrice tendenzialmente purista, guarda quattrocento filtrato attraverso lo studio di Raffaello e di Francesco Francia. Morì a Lucca il 3 maggio del 1861.
Tra i contributi bibliografici a lui dedicati si segnala il volume di Roberto Giovannelli, Giuseppe Bertini lucchese, voce sconosciuta al Thieme-Becker, Firenze, Le Monnier, [s.d.].

